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Il Gargano: polmone verde della Puglia ma anche terra di mare e trabucchi.

  • Writer: faby & ciako
    faby & ciako
  • Aug 21, 2020
  • 9 min read

Updated: Aug 22, 2020


Molo (Peschici, Puglia)

Scordatevi le spiagge affollate del Salento e i baresi levantini, immaginatevi di percorre strade assolate col mare a destra e a sinistra, quando all’improvviso lo ritroverete alle vostre spalle. Sembrerà quasi di perdere l’orientamento, ma questa volta non ci sarà Google Maps a restituirvi la bussola, bensì la sola curiosità di scoprire cosa si cela dietro il prossimo tornante.


Oggi vi parlo del Gargano, terra di mare, trabucchi e ulivi.


Ci sono due approcci diversi (ma uguali) per visitare il Gargano, il primo è quello di prediligere il mare (scelta buona e giusta) partendo dall’entroterra pugliese (nel mio caso Faeto e la Daunia) cominciando dai laghi di Lesina e di Varano, proseguendo per Peschici, Vieste, Mattinata e concludendo a Monte S. Angelo e S. Giovanni Rotondo, altrimenti si procede partendo dal silenzioso pellegrinaggio di chiese e santuari per concludere con il mare.

Munitevi di buon senso, curiosità e voglia di avventura, il Gargano potrebbe lasciarvi a bocca aperta, come è successo, o potrebbe rivelarsi un inutile perdita di tempo della serie che “era meglio andare in Salento!”. Ma questa è un’altra storia. Sono qui per indirizzare il vostro iter tra le cale e le baie più belle e meno frequentate, tra gli scorci più nascosti dove il Gargano è solo blu che si fonde tra cielo e mare, e tra i vicoli dove è più facile respirare la veracità di una città.


Si parte per il Gargano dopo qualche giorno trascorso a Faeto e questa volta anche in compagnia di immense distese di girasoli (a quanto pare il periodo migliore sembra essere fine Luglio).

Campi di Girasoli (Faeto, Puglia)

Di qui ci vuole scarsa un’ora e mezza per raggiungere il lago di Lesina. Una piccola avvertenza, le strade sono disastrosamente malmesse e Google Maps non sarà certamente il vostro alleato più fedele. Occorrerà pertanto una macchina abbastanza alta (una jeep sarebbe l’ideale) o tutt’al più l’idea migliore è quella di passare al lago successivo, il lago di Varano. Anche qui le strade non saranno clementi, affatto, ma armatevi di coraggio e raggiungete tra frango e pietrisco una cancellata che dà accesso diretto al lago e a un sentiero che a quanto pare può essere percorso con la macchina stessa (ma eviterei!).


Locanda al Castello (Peschici)

Finalmente ci si dirige verso Peschici percorrendo via Antonio Bucci dove tra ulivi secolari sbucano scorci di mare e “Già mi sento meglio!”.  Si dorme alla Locanda al Castello, camera numero 4. Perché segnarsi il numero di una camera? Il motivo è semplice e se vi piace l’idea di svegliarvi al mattino e affacciarvi su un balcone a pochi passi dal mare, allora non potete evitare una simile richiesta al momento della prenotazione. Il b&b si trova in pieno centro storico, con parcheggio incluso, ma se avete una macchina grande parcheggiate in qualche zona a pagamento (10€ l’intera giornata) o provate - se la fortuna vi assiste - in Via Marconi, Via XXIV Maggio, Via Solferini e Piazza Trieste per qualche posto al di fuori delle linee blu.


Di qui la spiaggia più vicina, e sicuramente la più gettonata, è Spiaggia Zaiana. Si paga il parcheggio (5€) e si scende per circa 5 minuti sino a raggiungere una spiaggia attrezzata di lido, bar/ristorante e spiaggia libera sia a destra che a sinistra. Sul Gargano la conformazione delle spiagge è più o meno sempre la stessa, scogliere alte che s’affacciano sul mare in un’alternarsi di cavità e/o grotte più o meno accessibili. Ciò che varia è la composizione della sabbia, di consistenza fine nella zona di Peschici e dei suoi dintorni, invece a ciottoli da Vieste in giù (per tanto portatevi delle scarpette adeguate perchè saranno vitali!).

Si ritorna a Peschici nel tardo pomeriggio per una visita della città sotto la luce rosea del sole calante. Ci si rigenera con un gelato da Pinagel (da provare stracciatella al pistacchio e crema gran paradiso) con il suo carretto in mezzo alla strada gestito da una signora un po’ avanti con l’età con la quale è piacevole scambiare due chiacchiere.

Raramente amo trascorrere del tempo in hotel, ma questa volta il Gargano è stata l’Eccezione. Si guarda il sole tramontare dal balcone della camera della Locanda al Castello, e all’imbrunire ci si dirige per cena al Trabucco da Mimì (occorre una prenotazione dal sito - prezzo medio 30/35€). Non so dirvi se fossi più innamorata dell’atmosfera che si respirava su quel trabucco interamente costruito in legno o se il dolce rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli mi ha inebriato di più a tal punto che ho cominciato a muovermi sulle note scandite della musica di sottofondo. È stato amore a prima vista: un connubio perfetto tra mare e cibo, e se si vuole per il post-cena ci si sposta accanto al ristorante, dove c’è la possibilità di sorseggiare un buon cocktail su dei puff sotto delle luci soffuse accanto al mare.

Alla sera Peschici è più giovane che mai. Locali e negozi aperti fino a tarda notte e la gente ama camminare tra le viuzze sorseggiando un calice di vino o gustando un gelato o una granita. A tratti molto turistica, ma sorprendentemente silenziosa. Peschici è una città viva!


Peschici (Puglia)

La mattina seguente il vero piacere è svegliarsi all’alba e avere il mare come primo amico con cui scambiare due chiacchierare. Si approfitta delle prime ore del giorno per fare un giro nel centro storico della città. Si scende poi sul molo arrivando sino alla punta dove si trova il faro. Qui Peschici appare in tutto il suo biancore, splendida, con tutte le sue case arroccate e illuminate dal sole delle undici. Ogni scorcio è mare che si fonde col blu del cielo.


Sulla strada Peschici-Vieste, direzione Vieste, il panorama è da togliere il fiato. Sembra di percorre la Grecia immersi tra ulivi, cactus, mare…mare… e ancora mare (Che monotonia!). Dopo una prima mattinata intensa l’ideale è un bel bagno nella acque di Cala del Turco, una spiaggia poco trafficata. È difficile da queste parti trovare famiglie con bambini che irrompono la quiete del mare, specialmente perchè, molto spesso, occorre percorrere sentieri tortuosi e alberati prima di potersi concedere un bagno. Una volta parcheggiata la macchina sulla strada che vi indicherà il navigatore occorrerà oltrepassare un cancello che si troverà sulla vostra destra (apparentemente chiuso e abbandonato). Da qui, in poco meno di 10 minuti si raggiunge Cala del Turco.

Non c’è pausa ideale se non è anche accompagnata dalle ottime portate di Camavitè (prezzo medio 30€), un ristorante sul mare a pochi chilometri da Cala del Turco. Qui rimarrete esterrefatti dalla bellezza del ristorante che si affaccia come un’immensa balconata sul mare: ogni tavolo è collocato lungo un corridoio fatto di stanze a tre mura, la quarta è il mare. Non chiedevo di meglio: mare, olio locale da “pucciare” col pane di patate - “E che benvenuto!!” - cozze fritte, uno spaghetto veloce al nero di seppia e delle linguine ai ricci di mare col retrogusto alla menta, tutto accompagnato da due ottime birre agli agrumi. Camavitè è situato all’interno di un complesso che comprende un campeggio e un villaggio (Residence M3) dove è possibile affittare una casetta sul mare: girarselo così il Gargano sarebbe tutt’altra storia!

Proseguendo si effettua un breve pit-stop a Torre di Sfinale, un punto come un altro per avere una visuale di quello che ci si è lasciato alle spalle. È un ottimo posto per chi vuole pescare in solitaria o semplicemente fare un tuffo dalla scogliera. Se avete voglia di altre pause veloci vi consiglio il Trabucco di Molinella e poi un tuffo tra le acque di Cala Molinella.


Arrivati dalle parti di Vieste si opta per alloggiare in un B&b al di fuori della caotica città. Si contempla più da vicino la tranquillità della natura immersi nel polmone verde del Gargano in mezzo a ulivi secolari. Le due notti successive si dorme ad Athos e Casa Colletta (colazione inclusa e con prodotti tutti a km 0). Se siete da queste parti dovete assolutamente pernottare in quest’ultimo agriturismo, non solo per il prezzo esiguo (45€ a notte per due persone) ma anche per la location suggestiva e soprattutto per il clima familiare che si respira grazie anche all’ospitalità dell’host, impeccabile dal check-in al check-out (pensate che ci ha offerto un’intera cena con tanto di amaro!). A proposito, se avete intenzione di cenare qui (e ve lo consiglio) il proprietario cucina solo su prenotazione. Se invece avete voglia di mangiare a Vieste (centro) prenotate ad Acqua, un ristorante sopra la media dove il prezzo vale però la qualità di ciò che si mangia.


Non so dirvi con esattezza cosa vedere e cosa non vedere una volta a Vieste ma non potete certamente mancare la scalinata dell’Amore (situata in una traversa di Corso Fazzini ) che narra la leggenda di Cristalda e Pizzomunno - “Ma io ti aspetterò fosse anche per cent’anni! - la più bella dedica d'amore di sempre. La parte quella vera e più genuina della città la si trova tra i vicoli e le viuzze nascoste e spesso senza nome del centro storico (inutile precisarlo). Dal Belvedere - che consiglio caldamente - si vede la città che s’affaccia “come un bambino si affaccia per la prima volta sul mare” e in particolar modo sulla Spiaggia di Pizzomunno, che merita certamente molto più che uno sguardo veloce dall’alto.

Alla sera i giovani amano recarsi nella zona portuale dove i locali fanno festa fino a tarda sera accompagnando le ore notturne tra musica e cocktail (Blocco 7 e Ginetta tra i più gettonati).


Il giorno seguente, sveglia quasi all’alba, si gira Vieste con il sole ancora tiepido e la città che ancora dorme. Intanto si fa visita a La Lampara, una bottega dove regnano i veri sapori del mare racchiusi in boccacci che vengono preparati all’interno di un laboratorio: qui si nasconde la vera essenza del lavoro di giorni, mesi e anni non sempre felici (magari scriverò un articolo più approfondito anche su questo). Più avanti si trova L’angolo dei Trabucchi e il laboratorio (poco a vista). Ad accogliervi sarà proprio Doc, un cane un po’ avanti con l’età che, per quanto sordo, sa riconoscere se ci sono nuovi ospiti. Sugli scalini della sua abitazione c’è un uomo sulla ottantina che “sforna" due trabucchi al giorno: Amore condiviso con la moglie, Passione per il mare e Dedizione tramandata di generazione in generazione lo hanno accompagnato da 35 anni a questa parte in questa attività. Scambiarci due chiacchiere è stato il miglior modo per apprezzare queste miniature in legno apparentemente semplici ma che richiedono “tempo e amore, proprio come con una donna”, ci racconta.

L''Angolo dei Trabucchi (Vieste, Puglia)

Da Vieste a Mattinata è un susseguirsi di spiagge e cale una più bella dell’altra e le ore a disposizione sembrano non bastare mai. Si provvede a un pranzo rapido da Pizzeria da Enzo e si comincia il “pellegrinaggio”. È consigliata Spiaggia di San Felice, il cui Arco (di San Felice) è facilmente visibile e fotografabile dalla Torre di San Felice. A seguire Baia di Campi, raggiungibile da un sentiero situato 300 metri prima del Camping Baia di Campi un po’ nascosto ma tutto sommato “visibile”. Qui la spiaggia è libera, e ci sono, oltre ai ciottoli, delle scogliere adatte per pescare e per tuffarsi. Si procede ancora più giù verso Porto Greco, in assoluto la cala che ho preferito più di tutte, non perchè fosse molto diversa dalle altre ma perchè qui è raro trovare gente: sarete solo voi e il mare. Parcheggiate sulla strada (in un parcheggio libero delimitato) e percorrete il sentiero in discesa, un po’ malmesso ma abbastanza percorribile.


Il giorno dopo la pioggia ha cambiato la rotta. Si dorme a Monte S.Angelo che fa fatica ad essere raggiunta tra tornanti e salite molto ripide. Si visita la città in poco meno di tre ore, il centro storico (Vicolo dell’archetto e Vico S.Chiara sono i vicoli più caratteristici), il Santuario di San Michele nonché Patrimonio dell’UNESCO dal 1996 (con accesso libero) e il Castello Normanno Aragonese (2€ l’ingresso). Un’aperitivo veloce a Cantine Cippone Wine Bar con una delle viste migliori di Monte Sant’Angelo e si fa successivamente capolinea a San Giovanni Rotondo e al Santuario di Padre Pio, una chiesa tutta ristruttura, luminosa e piena di mosaici - la Chiesa Inferiore sembra quasi uno scrigno (da vedere!).

La sera si cena a Borgo Antico dove si mangia, lasciatevelo dire, un’ottima pizza su forno a legna. Se invece volete una cena un po’ più raffinata allora Li Jalantuùmene farà al caso vostro.

L’ultimo giorno si trascorre una giornata tranquilla al mare presso la Spiaggia di Vignanotica. Qui il parcheggio si paga e costa oro (10€), ma la spiaggia è pazzesca. Se vi sfiora l’idea di parcheggiare la macchina per strada sappiate che al vostro rientro non ne troverete più le ruote.

La spiaggia è attrezzata di lido, spiaggia libera e bar/ristorante: non sostate vicino alla scogliera e/o nelle sue rientranze, perchè i sassi qui non fanno grazia e cadono creando delle voragini (ve lo sottolineo perchè (ci) è successo).

Prima di rientrare a casa l’idea era quella di visitare Baia delle Zagare, ma a quanto pare hanno deciso di chiudere il sentiero abusivo che prima c’era, adesso monopolizzato dall’Hotel Baia della Zagare, ma prima di maggio o comunque in bassa stagione con un po’ di spirito di avventura si riesce ad accedere.

Perciò, in ultima battuta, si decide di fare un ultimo bagno nella acque di Mattinata, zona poco esplorata, presso Chianca Massitto.


CONSIGLIO:

  • Se il mare lo permette non lasciatevi scappare la possibilità di un giro in barca (20/23€) partendo dal Porto di Vieste: riuscirete a vedere le spiagge di Pugnochiuso ( inaccessibile se non via mare) e di Baia delle Zagare con la possibilità di un bagno tra queste acque meravigliose.

  • Un giro nella Foresta Umbra con pernotto a Elda Hotel nel cuore della foresta Umbra, se avete voglia di avventura.


RESOCONTO DELLE SPIAGGE

PESCHICI 🌵☀️

📍Spiaggia di Zaiana

📍Cala dei Turchi

📍Spiaggia di Bescile

📍Torre di Sfinale

📍Cala Molinella


VIESTE 🍃☀️

📍Pizzomunno

📍Baia di San Felice

📍Baia di Campi

📍Porto Greco

📍Spiaggia Vignanotica

📍Pugnochiuso e Baia della Zagare

MATTINATA 🌵☀️

📍Chianca Massitto


Con l'augurio che il Gargano possa essere una piacevole scoperta anche per voi!

Per maggiori informazioni e per scoprire nuovi posti seguimi su Instagram (aka_ciako)

 
 
 

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