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Puglia Misteriosa: Gravina e la sua "doppia essenza".

  • Writer: faby & ciako
    faby & ciako
  • Jul 23, 2020
  • 3 min read

Gravina è misteriosa, a tratti spettrale, ma con il suo perché.

Mezza giornata è più che sufficiente per apprezzarne la bellezza.

Si parte dal Ponte Tibetano di Gravina, ovvero l’Acquedotto romano che passa per il Torrente della città. Sembrerà di passeggiare in un luogo mistico, apparentemente dislocato dalla città, ma a soli 5/10 minuti a piedi dal centro. Percorrendo l’itinerario di circa 300 metri si raggiunge la torre da dove poter avere una visuale parziale di Gravina: l’acquedotto sulla sinistra e il cupolone della Cattedrale di Santa Maria Assunta in alto sulla destra. Se avete voglia di pernottare mi sono segnata B&B Sul Ponte, altrimenti B&B Fontana la Stella.




Cattedrale Vergine Maria Assunta

Si ritorna indietro e ci si dirige verso il centro. Ci sono tre aspetti di Gravina da cui non si può scindere: lo stile romanico e barocco, osservabile sulla Cattedrale dedicata alla Vergine Maria Assunta, una vera meraviglia partendo dall’esterno con un arco che sembra essere la porta che dà accesso al paradiso e terminando con gli interni dorati e il rosone tipico di questo stile. In realtà quella porta-arco esterna di cui vi parlavo porta a uno dei Belvedere della città. Accanto “Cola Cola”, o meglio nota come “còula-còule” come la chiamano loro, un piccolo “museo” che appartiene ai trisavori dei figli che adesso portano avanti la tradizione. Qui è possibile acquistare il simbolo di Gravina, il Gallo, sotto forma di fischietto fabbricato in terracotta … insomma un “classico” souvenir, penserete, se non fosse che la leggenda narra che il suono bi-tonale che si produce riesca a favorire il contatto tra cielo e terra, favorendo la bella stagione e la prosperità.

Gravina Sotteranea

Il secondo aspetto di Gravina, sicuramente il più conosciuto, è la sua “doppia essenza”: la prima è quella visibile, calpestabile e vivibile ogni giorno; la seconda più segreta e sotterranea. Con un tour parziale (5 euro/ 45 minuti) o completo (10 euro/1h30) è possibile visitare Gravina Sotterranea (Via Antonio Meucci 10 – chiama il numero 3285415379 per prenotare) accompagnati da una guida locale inclusa nel prezzo. Il fascino di Gravina è tutto racchiuso qui dentro, nei dubbi ancora irrisolti che si celano dietro il tufo di pareti scalpellate secondo una logica ben precisa. Per ciascuna di queste grotte, dove un tempo si abitava e si produceva del buon vino, è stata successivamente eretta un’abitazione, e di seguito la vita è passata al livello del suolo.

Il terzo è ultimo aspetto è quello rupestre, cappeggiato dalla Chiesa di San Michele delle Grotte, un vero e proprio gioiello ubicato nell’antico rione Fondovito e simbolo del culto micealico in Puglia (l’8 Maggio ricorre la festa del Santo). Interamente ricavata da un blocco di tufo rappresenta la prima cattedrale della città sorretta da 14 pilastri e con ancora qualche affresco, tre statuette raffiguranti i tre arcangeli e un ammasso di teste e ossa di corpi forse traslati qui tra il XVII e il XVIII secolo. Secondo la leggenda, qui si consumò l’eccidio dei gravinesi da parte dei Saraceni durante la terza incursione nel 999, evento ricordato da un'epigrafe posta sulla parete della stessa grotta.


Se al termine del vostro iter vi si è aperto lo stomaco, lasciatevi deliziare da “La Vucciaria” – della casa di Rino.


Qualche consiglio:

- Visitatela in una giornata poco assolata o fuori stagione (primavera, autunno);

- Combinate e completate  la visita a Matera o Altamura (visitabili anche queste in mezza giornata).

 
 
 

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